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Cartore |
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L' antico borgo di Cartore posizionato alle pendici delle
Montagne della Duchessa, tra Valle di Teve e Val di Fua a quota 944 s.l.m., č un piccolo insediamento aperto ormai
abbandonato con strutture murarie di etā post-rinascimentale utilizzanti frammenti edilizi romani.
Per quanto riguarda il toponimo medievale di Cartore, esso deriva probabilmente deriva da un originale termine "Castoris", riferibile ad un probabile santuario dedicato ai Figli di Giove, i Dioscuri o
Castori, santuario ricercabile nell' area dello stesso abitato di Cartore o riconoscibile sul sito del santuario italico su terrazzo di Bocca di Teve. Un
fenomeno toponomastico simile č attestato nella Marsica ad Ortucchio dove il termine medioevale Castulo sopravvive sul luogo occupato da un santuario italico
dei Castori.
Le strutture analizzate sono tali da non permettere l' ubicazione nell' area della cittā di Thiora, ubicazione proposta dallo Staffa;
probabilmente la cittā antica va cercata vicino Rieti in territorio Sabino.
Nel successivo periodo medioevale vediamo sopravvivere in qualche
modo le strutture rustiche tardo-antiche, ancora attestate nell' VIII secolo, su cui nel XII secolo si sovrappongono la pieve di " Sancti Laurenti in Cartore
" e il "Monasterium Sancti Leonardi in Selva" e successivamente, la chiesa rurale di S: Nicola di Cartore e l' eremitorio di S. Costanzo del Vallone
di Teve. I due complessi monastici su grotta, appartenuti ai monaci di Farfa, costituiscono degli esempi mirabili di questo tipo di architettura del Cicolano.
Si potrebbe sospettare che le strutture murarie in opera incerta, presenti sopra il santuario italico della Bocca di Teve, potrebbero essere riferibili ad una
struttura culturale sovrapposta al monumento antico. Probabilmente legate ad una prima fase di culto dedicato a S. Lorenzo in Cartore o S. Costanzo.
La fine del medioevo segna la decadenza delle pievi di Cartore con la successiva nascita del piccolo insediamento post-rinascimentale di Cartore attorno alla chiesa di
S. Lorenzo, insediamento abbandonato nel dopoguerra a vantaggio dei vicini paesi di Corvaro e S. Anatolia.
In complesso le aree archeologiche e monumenti
nella valle di Cartore sono molteplici e ricche, tali da costituire un forte richiamo per la valorizzazione e fruizione culturale e turistica della Riserva
Naturale e da permettere la previsione di circuiti tematici di visita, o di interessanti "stazioni" di sosta di circuiti e sentieri generali.
Tratto da Riserva Naturale Parziale Dei Monti Della Duchessa (Piano di tutela e utilizzo del territorio N°A)
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