...... : Mulino
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La
Galleria del Mulino costituisce la peculiarità dei mulini, realizzata per la captazione
delle acque del torrente Apa della Valle di Malito perchè, non
esistendo una quantità di acqua sufficiente per far muovere le macine, era
adibita come cisterna deposito dell' acqua che veniva fatta defluire secondo le
necessità di mulitura.
E' noto
che in tutte le zone sprovviste di acqua, in prossimità del mulino era
necessario costruire dele vasche piuttosto grandi (Refote) che erano
fatte riempire da piccole sorgenti o ruscelli.
Quando le vasche erano
riempite, aprendo la chiusa l'acqua veniva fatta defluire in quantità
sufficiente per il movimento delle macine.
Per quanto ci riguarda i
dodici mulini di S. Stefano utilizzavano come "Refota" proprio la
galleria che veniva chiusa a Valle con un robusto portellone di legno con in
basso uno sportello cernierato, aprendo il quale, l'acqua fuoriusciva
precipitosamente e attraverso un canale obbligato mettendo in funzione i dodici
mulini.
Lo storico Bonanni in un documento del 1830 menzionava la
galleria come una delle meraviglie dell' Abruzzo Ulteriore.
Sicuramente
fu realizzata per convogliare l'acqua del torrente Apa alle Terme nella piana di
Corvaro nel I° secolo d.C. sotto la direzione del famoso Curens Sextus Iulius
Frontinus incaricato della cura Acqurum di Roma. E' certo che fu in
suo onore il nome dato al Monte Frontino che sovrasta la
galleria.
Nel 1900 in occasione della realizzazione dell' acquedotto
comunale di Borgocollefegato, durante la posa in opera di tubature all' interno
della galleria furono rinvenuti "Lumi" di terracotta e di bronzo, che
erano sicuramente serviti durante i lavori di scavo della galleria, realizzata
da popolazioni locali schiavizzate dai romani conquistatori.
La galleria
continuò a fornire acqua per le attività molitoria fino agli anni 1930/35 quando
ne fu vietato l'uso in occasione della posa delle tubazioni per un secondo
acquedotto comunale che convogliava le acque potabili dalle sorgenti della
Valle di Malito a valle (attraverso la galleria) per servire i paesi di
S. Stefano, Corvaro, Borgocollefegato, Villecollefegato.
In segiuto a
tale provvedimento cessarono l' attività molitoria tutti i mulini ad acqua e
cominciarono a funzionare i mulini elettrici fino al 1944, anno in cui alcuni
mulini ad acqua ripresero a funzionare poichè in seguito a bombardamenti le mole
elettriche furono completamente distrutte.
tratto da "L' Acqua :
Ricchezza del territorio Patrimonio da conoscere e tutelare" ,
realizzato dagli alunni dell' istituto comprensivo di Borgorose -(Ri)
Anno scolastico 2001-2002 ,
sotto la direzione del Prof. Enzo di Marco
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