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...... : Zone protezione speciale (ZPS) > SIC (Siti importaza comunitaria)
Zps e SIC
Per l'identificazione e la designazione delle ZPS Zone di Protezione Speciale, siti dedicati alla conservazione dell'avifauna previsti dall'articolo 4 della Direttiva "Uccelli" 79/409/CEE, si adotta una procedura differente rispetto a quella prevista per i Siti di Importanza Comunitaria.
In particolare, poiché la Direttiva "Uccelli" non fornisce criteri omogenei per l'individuazione delle ZPS, la Commissione Europea negli anni '80 ha commissionato all' International Council for Bird Preservation (oggi BirdLife International) un'analisi della distribuzione dei siti importanti per la tutela delle specie di uccelli in tutti gli Stati dell'Unione.
Tale studio, includendo specificatamente le specie dell'allegato I della Direttiva "Uccelli", ha portato alla realizzazione dell'inventario europeo IBA (Important Bird Areas), il primo a livello mondiale. La prima edizione dell'inventario è stata pubblicata nel 1989 dalla Birdlife International con il titolo "Important Bird Areas in Europe" e successivamente ampliata e aggiornata nel II inventario delle IBA pubblicato nel 2000.Recentemente la Lipu, partner della BirdLife International, in collaborazione con la Direzione Conservazione della Natura del Ministero dell'Ambiente e del Territorio, ha aggiornato e perfezionato i dati relativi ai siti italiani; ad oggi le IBA italiane identificate sono 172 IBA, e rappresentano sostanzialmente tutte le tipologie ambientali del nostro Paese.
Ogni Stato è tenuto a comunicare alla Commissione Europea la lista delle ZPS designate. In caso di insufficiente designazione di ZPS da parte di uno Stato la Commissione può attivare una procedura di infrazione contro lo Stato membro; l'elenco dei siti IBA è il riferimento legale per la Commissione per valutare l'adeguatezza delle reti nazionali di ZPS. Alle aree IBA non designate dagli Stati come ZPS sono comunque applicate le misure di tutela previste dalla Direttiva "Uccelli".
In Italia l'individuazione delle aree viene svolta dalle Regioni e dalle Province autonome, che ne richiedono successivamente la designazione al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione per la Conservazione della Natura, presentando un formulario standard correttamente compilato e la cartografia del sito o della serie di siti proposti. Dopo la verifica della completezza e congruenza delle informazioni acquisite, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio trasmette i formulari e le cartografie alla Commissione Europea.
Dal momento della trasmissione le zone di protezione speciale entrano automaticamente a far parte della Rete Natura 2000 e su di esse si applicano pienamente le indicazioni della Direttiva "Habitat" in termini di tutela e gestione.
Ad oggi sono state individuate da parte delle Regioni italiane 2255 (di
cui 284 coincidenti con ZPS designate, i cosiddetti siti di tipo C) che,
rispondendo ai requisiti della Direttiva Habitat, sono state proposte dal nostro
Paese alla Comunità Europea, come Siti di Importanza Comunitaria (pSIC).
Anche per quel che riguarda la Direttiva
Uccelli, sono stati compiuti negli ultimi anni dei significativi passi in avanti
e le aree attualmente designate dal nostro Paese come Zone di Protezione
Speciale (ZPS) sono 434 (di cui 284 coincidenti con pSIC, i cosiddetti siti
di tipo C); nel prossimo futuro, altre aree si aggiungeranno alla lista, essendo
già avviata e consolidata una fase di concertazione e collaborazione con le
singole Regioni e Province Autonome.
I perimetri dei siti riportati sono quelli
proposti dalle Regioni e trasmessi ufficialmente dal Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio alla Commissione Europea (DG AMBIENTE). E'
attualmente in corso il processo di controllo e validazione dei dati in
collaborazione con le singole Regioni e delle Province Autonome. Tali dati sono
quindi suscettibili di modifiche ed in continuo aggiornamento.
In una finestra esterna sono riportate le legende della cartografia e dei dati
contenuti nell'elenco.
Allo stato attuale non è possibile visualizzare la cartografia dei singoli
siti. Per tale informazione è necessario fare riferimento alle Regioni
interessate o alla Direzione Conservazione Natura del Ministero dell'Ambiente e
della Tutela del Territorio.
REGIONE
|
pSIC/SIC
|
n. siti
|
sup. (ha)
|
%
|
Abruzzo
|
52
|
252.479
|
23,3%
|
Basilicata
|
47
|
55.462
|
5,5%
|
Bolzano
|
41
|
138.872
|
18,8%
|
Calabria
|
179
|
85.609
|
5,6%
|
Campania
|
106
|
363.214
|
26,6%
|
Emilia-Romagna
|
113
|
194.713
|
8,8%
|
Friuli Venezia Giulia
|
62
|
125.782
|
16,0%
|
Lazio
|
183
|
143.169
|
8,3%
|
Liguria
|
124
|
141.517
|
26,2%
|
Lombardia
|
175
|
204.720
|
8,6%
|
Marche
|
80
|
98.943
|
10,2%
|
Molise
|
88
|
100.962
|
22,6%
|
*Piemonte
|
124
|
258.891
|
10,2%
|
Puglia
|
77
|
465.446
|
23,8%
|
Sardegna
|
92
|
426.250
|
17,7%
|
Sicilia
|
218
|
384.889
|
14,9%
|
Toscana
|
120
|
282.491
|
12,3%
|
Trento
|
152
|
151.626
|
24,4%
|
Umbria
|
99
|
96.425
|
11,4%
|
*Valle d'Aosta
|
26
|
71.048
|
21,8%
|
Veneto
|
97
|
355.908
|
19,3%
|
TOTALE
|
2255
|
4.398.416
|
14,6%
|
(Aggiornamento dati Settembre 2005)
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