...... : Mulino
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La Macina
del Mulino provengono dalla Valle d' Aosta. Sono di materiale vulcanico,
poroso pesante e duro. Di colore grigio-scuro di forma circolare con il diametro
di 1,40 m. .La macina superiore alta 25 - 30 cm. è piu' spessa di quella
inferiore. E' formata da quattro o cinque pezzi detti "Quarti" incastrati e
tenuti da due cerchi metallici. La macina superiore è mobile mentre quella
inferiore è fissa. Presentano al centro un foro circolare "Occhio" per il
passaggio dei cereali versati nella "Tramoggia".
Periodicamente le macine
vengono "ribattute" in quanto l' uso consuma le scanalature che le due
macine presentano all' interno. Le scanalature sono simili ai razzi di una
bicicletta, vanno dal centro verso la periferia delle macine, leggermente
curvate e raccordate da scanalature minori, meglio conosciute in zona come
"Canasse e jenti", cioè molari e denti. L'operazione si fa usando
appositi martelli a doppia punta piatta "martelle" ed è molto complicata. Rimossa
la "tramoggia" il mugnaio, tramite leve rulli e verricello aiutandosi con una
corda di canapa, solleva la macina superiore e la fa scivolare dopo averla
rovesciata su parapetto del "farinaio", un tavolone spesso 8-9 cm ed un
"tripode" di quercia ricavato da un tronco "triforcato" posto davanti al
"farinaio" recipiente per raccogliere la farina.
Finita l' operazione
della "ribattitura" si passa alla verifica dello stato del mulino. Occorrono due
persone, una che fa muovere il retrecene e l'altra (esperto) che
controlla "l' appiombo" del "fuso" e lo sfioramento di un' asta sulla macina
inferiore ancorata al fuso. Accertato lo stato e verificato l'
appiombamento si ricollocaca la macina superiore al suo posto
aggiustandone l' equilibratura con spessori o pesi. Il sistema rotante delle
macine deve essere messo sempre a punto.
La Tramoggia
del
Mulino è un
recipiente a forma di piramide rovesciata a base
rettangolare fatta con legno di quercia ed adibita a ricevere i cereali da
macinare (grano, granturco e farro per alimenti, cicerchiole,
"neuri", orzo, avena, segale per uso zootecnico). Il cereale scende dalla
tramoggia per un manufatto di pioppo che regola in piu' o meno la quantità in
entrata della macine. Questo manufatto concavo e oblungo detto "Ranarola" è fissato alla tramoggia ed
è azionato da corde di di canapa. Il cereale è sollecitato nella discesa lungo
la ranarola dalle "vattarelle". Un arnese semplice ed ingegnoso
costituito da un' asta orizzontale appesa sulla destra ad uno spago di canapa
pendente dalla tramoggia ed a sinistra poggiante sul bordo anteriore della
"ranarola". Nella parte mediana, in due fori rettangolari vi trovano posto due
"assicelle" che si protendono e poggiano sulla macina. Quando questa è in
funzione le due "assicelle" fanno un movimento saltellante strusciando sulla
parte ruvida della macina trasmettendo il saltellio all' asta orizzontale
poggiante sulla "ranarola" imprimendole un tremolio continuo che facilita la
discesa del cereale.
Originale il termine dato alle "vattarelle" secondo
il dialetto locale cosi spiegato :
"le asticelle battono, quindi vattano e
da vattono vattarelle".
tratto da "L' Acqua :
Ricchezza del territorio Patrimonio da conoscere e tutelare" ,realizzato
dagli alunni dell' istituto comprensivo di Borgorose -(Ri) Anno
scolastico 2001-2002 , sotto la direzione del Prof. Enzo di
Marco
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