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Genziana Maggiore
| Valeriana Officinalis L.
| Iperico | Timo |
Della
Valeriana si
utilizzano in fitoterapia il rizoma e le eventuali radici ad esso collegate
anche se le porzioni del solo rizoma rappresentano la parte commercialmente piu'
apprezzata. L' estratto del rizoma ottenuto mediante solventi, oltre ad un gruppo
di eterositi ancora oggetto di studio che vanno sotto il nome di valepotriati,
contiene anche alcuni alcaloidi come : catenina, valerina, e valerianica.
L' acido valerianico č molte altre sostanze tra le quali borneolo e i sui
derivati sono i costituenti dell' olio volatile.
Nella porzione aerea della
pianta predominano acido caffeico e cloragenico, quercitina,
apigenina,
luteolina e diosmetina; gli ultimi tre composti sono presenti in misura maggiore
nelle infiorescenze. La presenza di acido isovalerianico libero indica che l'
estratto č vecchio o č stato ottenuto da rizomi conservati troppo a lungo.
I
rizomi e le radici di Valeriana, che con l' essiccazione acquistano un aroma
gradevole, possono essere confusi con quelli di Vincitossico (Vincetoxicum
officinale Moench) pianta di dubbia tossicitā, e di Veratro (Veratrum album L.)
pianta velenosa.
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