Hypsugo savii (Bonaparte,1837) : il Pipistrello di Savi
Phylum: CHORDATA
Classe: MAMMALIA
Ordine: CHIROPTERA
Famiglia : VESPERTILIONIDAE
Nome italiano :
Pipistrello di Savi
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Sistema ed identificazione
Il Pipistrello di Savi è specie con lunghezza testa – corpo di 43-52 mm, coda di 31-43
mm, avambraccio di 30-37 mm ed apertura alare che può raggiungere i
250 mm. Ha colorazione della pelliccia marrone, ma con notevoli
variazioni che vanno dal bruno rame al bruno chiaro e parti ventrali
chiare.
Assomiglia alle specie del genere Pipistrellus; uno
dei caratteri più evidenti che permette di distinguerla da queste
è il tratto dell’apice della coda libero dall’uropatagio
(membrana che comprende la coda) che in questa specie è di circa
2-5 mm (non più di 1,3 mm nel genere Pipistrellus).
Habitat, ecologia e biologia
Il Pipistrello di Savi è specie
capace di colonizzare una grande varietà di ambienti come zone costiere, aree
rocciose, boschi e foreste di ogni tipo, le zone agricole e le grandi città,
fino ai 2600 m (Alpi). Nella buona stagione si rifugia soprattutto nelle fessure
delle rocce, nei fienili e negli edifici. In inverno si rinviene, di regola
solitaria, nelle fessure delle cavità sotterranee naturali o artificiali, nelle
aree rocciose e negli alberi.
Gli accoppiamenti avvengono tra la fine di agosto e settembre
e la femmina, tra il giugno e la metà di luglio successivi, partorisce di regola
2 piccoli dal peso ognuno di circa 1,2 grammi. I giovani vengono svezzati a 7-8
settimane di vita. Le femmine sono mature sessualmente già al 1° anno di vita.
Si nutre di piccoli
insetti come lepidotteri e ditteri.
Fattori di minaccia
Il Pipistrello di Savi è probabilmente meno minacciata rispetto ad altre specie di
chirotteri, grazie alla sua capacità di adattarsi a vari tipi di
ambienti, è comunque sensibile all’alterazione dell’habitat e
alla perdita di siti di rifugio, riproduzione e svernamento.
Status
Direttive habitat :
4
Distribuzione
E’ specie a diffusione centro asiatica e mediterranea presente
in Europa per lo più nelle regioni meridionali, in Nord Africa, in
Asia fino al Giappone ad Est e la Siberia e la Mongolia a Nord e la
Birmania a Sud. In Italia la specie è nota per l’intero
territorio.
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