Classe: Uccelli Ordine:
Galliformi
Famiglia: Fasianidi
La coturnice ha le dimensioni di un piccione domestico, corporatura tozza, ali corte e
arrotondatela, la sua lunghezza varia tra 32/35 cm, ha un' apertura alare
46/53 cm con un peso che oscilla tra i 500/600 gr.
Il piumaggio
presenta una colorazione tendenzialmente grigiastra, con barrature gialle e
nerastre sui fianchi. La parte superiore è grigio sfumato di bruno, con due
sopraccigli neri che scendono ai lati del collo fin nella parte superiore del
petto, il collo e le guance sono bianche. La parte inferiore è grigia, con
barrature chiare e scure sui fianchi. Il piumaggio cosi formato risulta mimetico
quando si nasconde tra erbe e sassi negli ambienti dove vive. Il becco e le
zampe (dotate di speroni nei maschi) sono rosso corallo cosi come una sottile
linea intorno agli occhi .Negli individui piu' giovani il piumaggio
superiore ha ombre bruno-giallastre, con barrature sui fianchi
irregolari.
Le coturnici vivono in comunità che contano fino a 30/40
individui sui versanti montani aperti
( preferibilmente senza bosco sottostante), caldi e assolati, su ripidi e
sassosi, con ghiaioni e con cespugli di ginepro dove si ripara in caso di
pericolo o di cattivo tempo. Le nevicate invernali le spingono alle quote più
basse rimaste scoperte, anche al limite dei boschi. Pronte a sfuggire da un
qualunque pericolo (emette fortissimi picci-i di allarme),
si getta a valle a capofitto con gran rumore d’ali e con una rapida successione
di picchiate e planate per seguire l’andamento dei precipizi. Possiede un volo fragoroso e rapido con frequenti battute d'ala e lunghe
planate.
Il canto, tipico della pernice è molto
metallico. All’alba e al tramonto può essere un prezioso aiuto per localizzare
gli esemplari di questa specie così unica.
E' un animale notturno , caccia
all' alba e al crepuscolo, si ciba di bacche selvatiche, vegetali freschi
(foglie, semi, grani, erbe, germogli, bacche) in estate ed
autunno; erbe secche durante l'inverno, ma anche di vermi, insetti e
molluschi.
L' accoppiamento avviene in maggio - giugno, nidificano in due buche distante un centinaio di metri
rivestite con erbe secche, muschio e piume, posti tra i 1.500 e i 2.000 m di
quota (Appennino) alla base di una roccia o di un cespuglio deponendo in ogni
buca da 6/ 9 che vengono covate da entrambi gli individui. I maschi sono molto
attivi per difendere la propria femmina e il proprio territorio. Il periodo di
cova dura dai 24/26 giorni, ed i neonati lasciano subito il nido (molto
vulnerabile nei confronti dei predatori) per seguire la madre alla ricerca del
cibo per circa 30 giorni, raggiungendo la maturità in autunno. In caso di
disturbo, la coturnice abbandona la covata, e ricorre a una nuova
deposizione
Tutte le famiglie della comunità si riuniscono tra loro per
trascorrere l’inverno.
E' un uccello stanziale, che compie solo delle
migrazioni altitudinali spostandosi a quote più basse nella cattiva
stagione.
Fino al XIX secolo in Italia la si incontrava anche a basse
quote, in ambienti incolti e sassosi, ma la caccia e la distruzione degli
habitat hanno causato una forte diminuzione della specie, oggi presente solo
sulle Alpi, ad eccezione di alcune zone del'Alto Adige, sull'Appennino
centro-meridionale e in Sicilia, l’unica regione dove è ancora presente anche al
livello del mare. Le maggiore minacce per questa specie sono l' uso della mente
umana in maniera casuale : la cacciagione di specie protette e la distruzione
degli ambienti naturali.
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