Aquila chrysaetus
Famigli : Accipitridi Ordine:
Falcoformi
Grosso
uccello rapace diurno (il piu' grande italiano) presente non solo sulle
Alpi.
Il suo territorio di volo raggiunge i 200 Km.Le femmine hanno un'
apertura alare fino a 2,3 e può pesare oltre i 6 Kg, ed una lunghzza di circa 80
cm. I maschi sono più piccoli: difficilmente raggiungono un'apertura alare di 2
m, con un peso variabile dai 2,5/4,5 Kg. Gli esemplari giovani presentano
macchie bianche sotto le ali e alla base della coda.
I soggetti adulti hanno
colorazione bruno-scura uniforme, con sfumature dorate
nella parte superiore del collo.Le penne alle estremità delle ali, sono simili
a dita, e servono a regolare il flusso d'aria, permettendo cosi all'aquila di
volare lentamente senza andare in stallo. Sfrutta perfettamente venti e
correnti.
La coda è ampia e lunga, le zampe sono piumate, gli occhi sono
grandi, direzionati frontalmente, permettendo all' aquila reale un'ampia visione
binoculare.Rinomata la sua vista, circa otto volte più acuta di quella
umana.
Gli esemplari adulti sono in poco rumorosi, raramente e solo nel
periodo di riproduzione (marzo-luglio), emettono suoni. Molto bello è il
corteggiamento.
I giovani sono molto rumorosi, sia nel periodo antecedente il
primo volo, sia quando lasciano il nido; questo per richiamare l'attenzione dei
genitori.
La specie è longeva. Può arrivare a 15/20 anni di vita in libertà;
può raggiungere 50 anni in cattività.
Vive nell'ambiente di alta
montagna (praterie d'alta quota), popolato dalle sue prede, e amano luoghi poco
accessibili e tranquilli.
Le coppie di aquila reale si uniscono per la vita,
e quando hanno stabilito il proprio territorio, vi rimangono per anni.
Il
nido (tra gli 800 e i 1.200 m di quota, di circa 1 metro di spessore e due metri
di diametro, costruito con rami, foglie, erba e pelo), viene usato dalle aquile
reali per alcune generazioni, e viene abbandonato in caso di scarsità di
cibo.
E' costruito su speroni rocciosi inaccessibili, ma anche su alberi, in
posizione più bassa rispetto al territorio di caccia, per evitare faticose
risalite dopo la cacciagione.
L' Aquila reale è capace di cacciare prede di
medio e grosso taglio : marmotte, lepri, piccoli di camoscio, di capriolo, di
volpe, tassi, gatti selvatici, scoiattoli, serpenti, coturnici ed altri uccelli
di medie dimensioni; nel periodo invernale, si nutre anche di carogne, ed è
capace di sopporta lunghi periodi di digiuno.
Quando caccia, vola a bassa quota, lanciandosi repentinamente sulle prede,
mentre i piccoli uccelli sono catturati in volo.
La preda viene agguantata
con gli artigli potenti, lunghi e ben affilati, viene fatta a pezzi con il
potente becco adunco.
La femmina può utilizzarlo con la delicatezza quando
nutre i suoi piccoli. L'artiglio posteriore, dalla forma ricurva, è la
principale arma per uccidere le vittime.
Si riproduce molto lentamente,
depone 1/2 uova di colore bianco; i piccoli nascono dopo circa 45 giorni di
cova (il secondo anche dopo qualche giorno, difficilmente sopravvive) e vengono
nutriti da entrambi i genitori; dopo circa 8 settimane sono capaci di mangiare
da soli il cibo procuratogli; sono in grado di volare dopo 70/80 giorni,si
riproducono intorno ai 4-5 anni.
E' presente nel nord e nell'ovest degli
Stati Uniti, nel Canada orientale, nelle regioni montuose europee, nell'Asia
settentrionale e centrale e anche in Africa.
In Italia sono oggi presenti 400
coppie in tutto, concentrate principalmente sulle Alpi e in Sardegna. Presnte
anche sull’Appennino, dove è abbondante solo nelle Marche e in Abruzzo, e in
Sicilia, dove però è seriamente minacciata.
Ci sono otto specie di aquila
reale , aquila meno maculata, aquila pomarina (Europa centrale e Asia), e l'
aquila di Verreaux (Africa centrale). La razza spagnola è fra le più rare, con
60 coppie di esemplari rimaste in natura.
Oggi L' Aquila reale (per colpa
di molta ignoranza) è una specie protetta dalla legge italiana. In realtà
l'aquila svolge un importante ruolo nella selezione e conservazione delle
specie, eliminando i soggetti più deboli.
Per salvaguardala
definitivamente bisognerà limitare al massimo i fattori negativi (bracconaggio;
disturbo nella delicata fase della nidificazione; manomissione dei territori
vitali con aperture di nuove strade, impianti di risalita,
avvelenamenti).
Modem 56 K Aquila
Reale(175 Kb)
Line Veloce Aquila Reale(3,9
Mb)
Filmati Real player presi da www.parcomajella.it
Aquila Reale che
spicca il volo (492 Kb)
Filmato preso da www.calabrianatura.it
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