...... : Montagna Lazio,Parco Naturale Marturanum > Itinerario turistico
Itinerario turistico nel
Parco Naturale Marturanum :
-
Le forre, scavate dell’acqua nel corso dei millenni.
-
La necropoli etrusca di San Giuliano, costituita da
miglia di tombe, molte delle quali di considerevole valore architettonico e
appartenenti a diverse tipologie costruttive: “a tumulo”; a “semidado” e a
”dado”. La notevole varietà di tombe rinvenute in questo sito costituisce
tuttora un vero e proprio libro aperto sull’architettura funeraria del popolo
etrusco. Alcuni studiosi identificano in quest’area l’antica Marturanum,
supportati dal ritrovamento in loco di un ‘iscrizione su un vaso, la quale
dice: “Tuniche Larth Manthureie”(sono stato donato da Larth di Manthura).
-
Il museo archeologico e l’abitato di Barbarano
romano.
-
I vicini centri medievali di Blera, Civitella Cesi e
Vetralla.
*Il periodo migliore per una visita, con la fioritura al suo apice e lì per
estenuarsi ai primi languori estivi. Erica e viole, primule, anemoni e
orchidee selvatiche disseminate per i prati e nei valloni, accanto alle
necropoli, dove la vegetazione arbustiva cinge le migliaia di tombe sparse
all'intorno. E' il fascino del Parco Suburbano di Marturanum, quasi 1500
ettari fra colline e pianure, un paese d'origine etrusca al centro, Barbarano,
ed una vasta area d'interesse storico e naturalistico.
Dal paese, con il suo nucleo medioevale ben conservato (notare i «profferli»),
un'elegante chiesina seicentesca ed un museo con reperti anche di epoca
villanoviana, si va verso la parte più suggestiva del Parco. Qui s'estende la
necropoli di San Giuliano, un fitto di sepolcri che scavano le pareti tufacee
e digradano per il vallone solcato dal Biedano. Sono a camera, con la
caratteristica «janua» sulla facciata, la Porta dell'Aldilà, e le più
interessanti sono la Tomba Cima, del VII secolo a.C., con un grande «dròmos»
di accesso, il Cervo e la Regina. Sulla collina vestigia della primitiva
città e la chiesetta medioevale di S. Giuliano, con resti di affreschi
romanici (vedi il Cristo benedicente). Ancora un giro per il Parco, più a
sud, con una buona presenza arborea a latifoglie (cerri, carpini, roverelle),
piccoli mammiferi ungulati (istrice, faina, volpe) ed un' avifauna rapaciforme
(gheppio, poiana). Insomma, Marturanum per una gita «en plein air» (Centro
visite: tel. 0761/474507, anche per il Museo. Possibili giri a cavallo).
*Le necropoli dove scavò ReGustavo di Svezia
E' davvero la terra dei Padri qui, il luogo ove hanno eletto l'ultima dimora.
Usciti da Barbarano, sulla sinistra c'è la necropoli di S. Giovenale portata
alla luce da Re Gustavo di Svezia (e nella vicina Civitella Cesi, il ricordo di
lui è ancora vivo). Ripresa la strada ecco Blera, squisitamente medioevale, con
l'importante complesso di Grotta Porcina. Sono tombe a dado, immerse nel verde,
alle quali si giunge per stradine di campagna. Dopo una sosta a Vetralla (il
Duomo del Contini, architetto del primo '700, e la romanica S. Francesco),
rotta verso la necropoli di Norchia, centro allora compreso nella lucomonia di
Tarquinia, con tombe di tipo rupestre (ma tutto l'Alto Lazio è così: vedi anche
Castel d'Asso, vicino Viterbo). E' famosa per due grandi sepolcri che
riproducono la struttura del tempio di tipo dorico, con fregi decorati a figure
umane e d'animali. Lo scorrere dei secoli ha sbiadito ogni cosa ma, con un po'
d'attenzione, è possibile leggere le linee originali, che fanno delle
costruzioni uno degli apici dell'arte funeraria etrusca. (Tutta la zona è di
libero accesso).
*Tratto da "Per le strade del Lazio, le carte del
turismo a schede mobili - Quotidiano "IL TEMPO" "
B&B, agriturismo, hotel, alberghi, camping, musei
,
Itinerario turistico
,
Servizi Parchi Card
nel
Parco.
Su
Montagne della Duchessa << Home