Vulpes vulpes (Linnaeus, 1758) : Volpe
- Ordine: Carnivori (Carnivora)
- Famiglia: Canidi (Canidae)
- Nome italiano :
Volpe
- Sottospecie italiane :
- Vulpes vulpes crucigera (Bechstein,
1789) (penisola e isole maggiori ad eccezione
della Sardegna)
- Vulpes vulpes ichnusae (Miller, 1907)
(Sardegna)
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Sistema ed identificazione
Vulpes vulpes è attualmente suddivisa
in 46 sottospecie o razze geografiche,
anche se si tratta di una classificazione
non definitiva e dal limitato significato
sistematico ed ecologico.
La sottospecie crucigera ha dimensioni
medie, colorazione della pelliccia fulvo-
giallastra o bruno-rossastra, priva
della sfumatura biancastra nella metà
superiore del dorso, e coda non grigia.
La sottospecie ichnusae è caratterizzata
da una taglia ridotta e da orecchie particolarmente
piccole.
Origine delle popolazioni italiane
Il diretto progenitore dei Generi Vulpes
Frisch, 1775 e Alopex Kaup, 1829 è
probabilmente Vulpes alopecoides, ritrovata
in depositi fossili risalenti a
400.000-650.000 anni fa. I primi resti
di Vulpes vulpes comparvero nel Pleistocene
medio, in associazione alle discariche
di rifiuti degli insediamenti umani.
Questi ritrovamenti fanno supporre
che la Volpe venisse utilizzata dalle popolazioni
umane sia per l’alimentazione
che per procurarsi le pelli.
L’origine della sottospecie ichnusae è
ancora incerta, in quanto la presenza
della Volpe in Sardegna durante l’epoca
Pleistocenica è stata messa in dubbio da
alcuni Autori. Essa potrebbe essere comparsa
nell’isola soltanto nel Neolitico in
seguito ad un’introduzione ad opera dell’uomo.
L’origine delle popolazioni sarde
potrebbe quindi essere spiegata con ripetuti
episodi di immissione effettuati con
individui provenienti da diverse località
del Mediterraneo. Questa ipotesi potrebbe
confermare anche la variabilità fenotipica
osservata da alcuni Autori, secondo
i quali nell’isola sarebbero presenti sia
Vulpes v. crucigera che Vulpes v. ichnusae.
Geonemia
La Volpe è specie originaria dell’emisfero
settentrionale. È presente in tutta la
regione Paleartica, dall’Irlanda allo Stretto
di Bering; il suo areale si estende poi
verso sud in Giappone, Cina e regioni
più settentrionali di India, Burma e Vietnam.
È diffusa in Africa lungo la valle del
Nilo fino a Kartoum e nelle regioni marittime
di Tunisia, Algeria e Marocco,
nonché in gran parte dell’Arabia ad eccezione
delle zone del deserto centrale. Nel
Nord America è distribuita dalle Isole
Aleutine (all’interno del circolo polare artico)
alla costa caraibica del Texas. È presente
anche in Australia, dove è stata introdotta
alla fine del XIX secolo.
L’areale italiano della Volpe copre la
quasi totalità del paese con una ricolonizzazione
recente anche delle aree pianeggianti
ove esiste un’agricoltura intensiva;
è assente in tutte le isole minori.
Distribuzione Ecologica
L’enorme areale della Volpe testimonia
l’alto grado di adattabilità di questo
carnivoro non specializzato. Anche in
Italia la specie è presente in una grande
varietà di habitat: praterie alpine, foreste
di conifere, boschi misti e caducifogli,
macchia mediterranea, pianure e colline
coltivate, valli fluviali e, occasionalmente,
ambiente urbano.
Le densità più basse si ritrovano negli
orizzonti alpini, dove le risorse trofiche
sono relativamente disperse in modo
uniforme; in questi casi le aree vitali dei
singoli individui sono assai estese (molte
centinaia di ettari). Negli agroecosistemi
tradizionali, dove esiste una grande eterogeneità
ambientale ed una distribuzione
disomogenea delle risorse, si ritrovano le
densità più
alte e le aree vitali individuali
meno estese (alcune decine di ettari).
Status
Le popolazioni di Volpe sono periodicamente
e localmente decimate da
malattie infettive quali la rabbia silvestre
(attualmente assente dal territorio italiano)
e la rogna sarcoptica. Gli effetti di
questi eventi hanno comunque una durata
limitata nel tempo, in quanto la
plasticità riproduttiva di questa specie
consente un rapido recupero numerico.
In tutto l’areale la specie è oggetto di intense
campagne di abbattimento sia per
il commercio delle pelli (soprattutto in
Nord America) sia per fini venatori o di
controllo delle popolazioni.
Benché non esistano cognizioni precise
sullo status delle popolazioni in Italia,
la specie sembra essere generalmente
abbondante sul territorio nazionale e
non presenta particolari problemi di
conservazione, nonostante venga regolarmente
cacciata e sottoposta a piani di
controllo numerico.
N. 14 - Mammiferi d'Italia
FRANCESCO RIGA
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