Ursus
arctos (Linnaeus, 1758) : l' Orso bruno
Phylum: CHORDATA
Classe: MAMMALIA
Ordine: CARNIVORA
Famiglia : URSIDAE
Nome italiano :
Orso
Bruno
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Sistema ed identificazione
L' Orso è specie dalle notevoli dimensioni, dal peso di 70-250 Kg
(popolazioni italiane), lunghezza testa – corpo 150-250 cm,
altezza alla spalla di 75-120 cm, coda corta, testa anteriormente
appuntita, orecchie brevi e arrotondate, arti relativamente brevi e
quelli anteriori con 5 dita robuste munite di unghie lunghe e curve.
Il colore della pelliccia è bruno più o meno chiaro. I maschi sono
generalmente più pesanti e massicci.
In Italia vengono riconosciute
due sottospecie: Ursus arctos arctos (Alpi centrali) ed
Ursus
arctos marsicanus (Appennino centrale).
Habitat, ecologia e biologia
L' Orso è specie legata, almeno in Europa, a zone con intensa
copertura forestale. Nelle Alpi abita i boschi di conifere o misti,
nell’Appennino frequenta la faggeta e i boschi misti; la specie, per necessità
alimentari, frequenta inoltre tutti gli ambienti ai margini dei boschi medesimi
fino a circa 2000 m. E’ specie solitaria, escluso il periodo dell’accoppiamento
che è in maggio-giugno.
Nel periodo invernale si rifugia in zone con morfologia
articolata e intrico di vegetazione, dove passa il periodo di ibernazione
all’interno generalmente di cavità. La femmina partorisce, ogni 2-3 anni, 1-3
piccoli all’interno della tana di svernamento, in gennaio- febbraio. Alla
nascita il piccolo pesa 300-500 grammi e viene allattato per 3-4 mesi,
rendendosi indipendente non prima del 2° anno. La maturità sessuale è raggiunta
tra il 4° e il 6° anno, in natura può vivere eccezionalmente fino a 30 anni.
E’ specie onnivora nutrendosi di vegetali ( frutti, bacche,
erbe e tuberi ), insetti, carogne, animali domestici (ovini), miele e api,
piante coltivate (come granoturco, pere e mele).
Fattori di minaccia
La ridotta consistenza delle popolazioni italiane (8-10 individui in
Trentino; anche in seguito a ripopolamento; 50-100 individui nell’Appennino
centrale) rende la specie a rischio di estinzione; la specie è
minacciata dalla trasformazione dell’habitat, dal disturbo umano e
dal bracconaggio.
Status
Direttive habitat : *2,4
CATEGORIA IUCN : M
Distribuzione
E’ specie diffusa
originariamente in Eurasia e in America Nordoccidentale. Attualmente
la specie sopravvive, per lo più con popolazioni ridotte ed
isolate, nell’Europa meridionale, mentre è più abbondante nel
Nord ed Est del continente. In Italia, dove è attualmente in corso
un progetto di
reintroduzione in Trentino, la specie sta colonizzando le Alpi
orientali dalla Slovenia. La specie occupa un areale continuo
lungo la dorsale appenninica dal Parco Nazionale d’Abruzzo a Sud
fino alla Maiella a Nord, con sporadiche segnalazioni sui monti
Reatini,
Monti della Duchessa, Gran Sasso Laga e Sibillini.
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