Sistematica ed identificazione
E' una specie un tempo riconosciuto come razza geografica del Tritone crestato,
recenti studi genetici ne hanno elevato il rango a piena specie. E’
il più grande tritone italiano (fino a 14-18 cm
compresa la coda), di colore scuro che si
differenzia dal Tritone crestato per le zampe anteriori
proporzionalmente più lunghe, la pelle meno verrucosa, l’assenza
della punteggiatura
bianca sui fianchi e per la presenza di una stria
vertebrale chiara, generalmente gialla, spesso presente nelle
femmine. Nel periodo riproduttivo i maschi presentano una cresta
vertebrale con margine dentellato alta anche più di
un centimetro. Le femmine sono più grandi dei maschi.
Habitat, ecologia e biologia
Il Tritone Crestato è specie presente, generalmente non oltre i 400-600 m, in laghi
di piccola estensione, stagni, pozze, canali e risorgive,
preferibilmente con ricca vegetazione acquatica. Aterra, vive in
campi, prati e boschi, mai troppo lontani dal sito di riproduzione.
Sverna generalmente sotto le pietre o interrato. I maschi
raggiungono l’acqua a partire dalla fine di febbraio fino ad
aprile e rimangono in acqua sino ad agosto. Dopo un complesso
rituale di comportamento il maschio deposita una spermatofora nella
cloaca della femmina. La femmina depone fino a 400 uova attaccandole
alla vegetazione o alle pietre del fondo. Le uova schiudono dopo
circa 2 settimane. Lo sviluppo larvale dura circa 3 mesi. E’
specie piuttosto longeva: in taluni casi può raggiungere anche i 18
anni di età. Le larve sono predatrici di invertebrati acquatici.
Negli adulti la dieta è composta da prede di più grandi dimensioni
come insetti, molluschi e anellidi ed anche giovani e adulti di
altri tritoni o giovani della propria specie. Tra i predatori delle
larve vi sono numerosi insetti acquatici ed i salmonidi.
Fattori di minaccia
La causa principale del declino di questa specie è la progressiva
distruzione degli habitat riproduttivi; talvolta a questa causa si
aggiunge la predazione esercitata dai salmonidi introdotti.
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